Abbiamo subito assaporato il
gusto della scoperta, abbiamo più avvertito l’emozione che una #voce, pur senza un
volto, può regalare; ed è stato sorprendente constatare quante diverse
sensazioni quella stessa voce fosse in grado di generare a seconda di chi la
ascoltasse, sprigionando come un uragano la sua forza travolgente e contagiosa.
Si sono unite a noi, nel giro di
un lasso di tempo brevissimo, molte altre voci: qualcuna per caso, qualche
altra guidata da una maggiore spinta motivazionale; quelle voci sono, poi,
cresciute, si sono incontrate, si sono ascoltate; qualcuna si è persa per
strada, altre hanno deciso di perseverare e di rimanere con noi fino ad oggi, sposando
la causa. Ma a prescindere dal tempo che
ciascuno ha dedicato al progetto, ciò che in un certo senso ha reso comune l’#avventura
di tutti coloro che per una, dieci, cento volte hanno donato la propria voce a
qualcun altro nella speranza di innescare un #sorriso, è stata la condivisione
di un percorso che, sia pure per un breve frangente della #vita di ognuno, ha
fatto sentire tutti un po’ come in famiglia, ha consentito a ciascuno di
muoversi in una direzione unica, di sapere molto l’uno dell’altro, pur senza
mai essersi visti.
Appena un mese e mezzo fa, il
15 aprile del 2020, nasceva il #progetto Donatori di Voce - Letture in
Movimento; questa data ha segnato la nostra partenza per un #viaggio che non aveva
una meta precisa, un viaggio che non sapevamo con esattezza dove ci avrebbe
condotte, ma nel quale avessimo deciso di riporre le aspettative che sono
proprie di un grande #sogno.
In pieno #lockdown l’idea di
tenerci legate – tra noi, ma anche ad altre persone – attraverso le #emozioni
generate dalla lettura, era molto oltre quanto avevamo pensato prima di tale
momento.
Ci siamo trovate a riflettere su
come l’immobilità fisica legata alle contingenze potesse rappresentare, più che
un limite, un’occasione; per “muoverci” con la mente, con l’immaginazione, con
la voce.
E così abbiamo cominciato a #leggere
per noi stesse, per i nostri amici, per i nostri bambini, per i nostri nonni,
per chiunque avesse voglia di ascoltare.
Grazie a questo abbiamo maturato
la consapevolezza che la nostra vita non possa essere relegata ai confini del
nostro paese, e men che meno delle quattro mura della nostra casa; che il mondo
sia enorme – è vero! – ma che sia necessario esplorarlo fino al più recondito
dei suoi angoli; e se ciò non ci è concesso fisicamente, possiamo sempre
contare sul fatto che in questo spazio immateriale nel quale si svolge quella
fantastica esperienza che chiamiamo vita, possiamo desiderare di non essere
dove siamo e far sì che il nostro desiderio si avveri; possiamo decidere di
perlustrare zone inesplorate o di vivere le avventure di chi vogliamo, senza
inibizioni, senza freni e senza remore.
Un grazie di vero cuore a tutti i
Donatori di Voce, a Matteo, Tonia, Mariagrazia, Christian, Marta, Francesco,
Antonio, Gilda, Annamaria, Francesca, Elisa, Cecilia, Giorgia & Gloria, Lucia, Giorgia
C., Silvia, Federica, Martina, Anita, Giusy e Melania per averci supportato ed accompagnato
in questo momento tanto difficile per tutti; con tutti loro è stato davvero #amore
a prima vista!
Un ringraziamento speciale, poi,
va all’Istituto Comprensivo Padre Pio da Pietrelcina di #Pisticci ed al
Dirigente Scolastico Prof.ssa Cristalla Mezzapesa, per averci aperto le porte
della scuola primaria Monreale di Marconia, le cui classi 5B e 5C, guidate dalle
insegnanti Rosa Borraccia e Monica Roveto, hanno deciso di aderire con noi al
Maggio dei Libri e di donare le loro letture, i loro pensieri e le loro
immagini ricordando, nel centenario della sua nascita, il maestro Gianni #Rodari
e la grandezza del suo messaggio.
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